Ulisse Cambi
Francesco Burlamacchi, a Lucca
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Biografia breve di Ulisse Cambi
Ulisse Cambi (Firenze 1807 - 1895) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. È nato a Firenze il 22 settembre 1807 dallo scultore Pietro e da Teresa Saletti. Per volere di suo padre, egli entrò in giovanissima età all'Accademia di Belle Arti, dimostrando presto le sue ottime qualità artistiche. Vinto un concorso per il pensionato quadriennale, si recò a Roma dove perfezionò e concluse i suoi studi all'Accademia di San Luca, acquisendo notevole abilità tecnica. Rientrato a Firenze iniziò la sua feconda attività artistica, attenuando a mano a mano le influenze neoclassiche ed accademiche e avvicinandosi, col maturare della sua concezione artistica e della sua personalità di scultore, alle teorie bartoliniane, ancora classicheggianti ma volte ad un continuo ed attento studio del vero. Alle sue prime opere, ancora scolastiche per quanto rivelatrici della sua forte personalità, come “Dafne e Cloe” e "Labronzio e Psiche”, seguirono nel 1844 il monumento in Santa Croce al pittore Sabatelli - rappresentato con sorprendente e geniale realismo sul letto funerario recando evidenti nel corpo consunto i segni del male -, il monumento funerario di Giuseppe Pennetti, con uno splendido rilievo, e il monumento sepolcrale all'ingegnere fiorentino Lorenzo Martelli, in marmo bianco di Carrara, col ritratto di profilo del defunto, nella stessa Basilica fiorentina di Santa Croce, la statua di Benvenuto Cellini per il portico degli Uffizi nel 1845, il monumento sepolcrale del marchese Luigi Tempi-Marzi nella Chiesa dell'Annunziata nel 1849, il monumento alla marchesa Vettori nel Cimitero di San Miniato al Monte, il notevole ed importante monumento al commediografo Goldoni in largo Goldoni nei pressi del Ponte alla Carraia - in cui il sereno realismo, al quale il Cambi si era ormai definitivamente adeguato, raggiunge elevati effetti artistici anche per l'acuta penetrazione psicologica, la statua del Vescovo Agostino Tinacci sulla facciata di Santa Maria del Fiore, il busto di Arnolfo di Cambio nello stesso Duomo Fiorentino, la statua di Santa Maria Maddalena in Santa Croce. Ulisse Cambi scolpì anche la statua colossale del famoso patrizio e mercante lucchese Francesco Burlamacchi, eretta nel 1863 in piazza San Michele a Lucca, la grande statua di Eleonora di Arborea nella città di Oristano, la fontana in piazza del Duomo a Prato eseguita in collaborazione con lo scultore Emanuele Caroni. Al Cambi si devono opere rappresentanti fanciulli, nelle quali al sapiente studio dei particolari si aggiunge una tenera grazia tutta canoviana e si manifesta la profonda e trepidante sensibilità dello scultore per il vero: "Amore mendicante", che fu esposto a Parigi e che il Cambi dovette replicare più di trenta volte, "Bacco fanciullo" in cui si possono scorgere reminiscenze bartoliniane essendo evidente il richiamo al famoso "Ammostatore" della pinacoteca bresciana, il piccolo "Mosè nella culla", "Eva e i figlioli" e altri ancora. Al Cambi bisogna riconoscere altresi il merito di avere istradato alla scultura Giovanni Duprè, che allora lavorava nella bottega artigiana di Paolo Sani come garzone, convincendolo a partecipare al concorso triennale di scultura e gli fu prodigo di consigli e di aiuti nella difficile fase della preparazione, finchè il Duprè nel settembre del 1840 vinse la difficile prova ed il premio, a metà col giovane scultore Benini. Ulisse Cambi è morto in Firenze l'8 aprile 1895.
FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario
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